Ruaro e Mangiafico
studio legale

“Che vuol dire «grande avvocato»?
Vuol dire avvocato utile … Utile è quell’avvocato che parla lo stretto necessario, che scrive chiaro e conciso … proprio il contrario, dunque, di quello che certo pubblico intende per «grande avvocato».”

Piero Calamandrei

Chi siamo

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Chi siamo

Studio Legale Ruaro e Mangiaficofondato nel 2009 a Siracusa dagli avvocati Luca Ruaro e Milena Mangiafico, è una consolidata realtà operante nel distretto della Corte di Appello di Catania nonché un punto di riferimento in Sicilia e sul territorio nazionale per le numerose e prestigiose collaborazioni professionali maturate nel corso degli anni.

Di cosa ci occupiamo

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Di cosa ci occupiamo

Lo Studio legale offre assistenza e consulenza di qualità, in ambito giudiziale e stragiudiziale, nelle branche del diritto di competenza, a persone fisiche e giuridiche mediante assistenza interdisciplinare grazie alle diverse specializzazioni del team di avvocati.

I professionisti dello Studio legale sono specializzati in più settori e discipline giuridiche, quali diritto penale, diritto civile, diritto del lavoro, diritto societario, diritto internazionale privato, diritto delle assicurazioni, diritto di famiglia nonché al settore specifico dell’antiriciclaggio.

Competenza e Serietà

La competenza, la serietà e la preparazione degli avvocati hanno contribuito ad arricchire il panorama giurisprudenziale di merito e di legittimità con rilievi giurisprudenziali commentati anche in importanti riviste giuridiche di settore.

Le ultime dalla Cassazione

DIVORZIO - Lavoratrice e casalinga durante il matrimonio: assegno divorzile per l’ex moglie

Respinte le obiezioni proposte dall’ex marito. Inutile il riferimento alla presenza di una colf durante il matrimonio. Evidente, per i Giudici, il ruolo fondamentale svolto dalla donna nella gestione familiare e nella cura della figlia, ruolo che ha consentito al coniuge di dedicarsi con successo all’ambito professionale.
Cass. civ., sez. VI – 1, ord., 20 ottobre 2021, n. 29195

RAPPORTI FRA CONIUGI - Fidanzamento rotto a pochi giorni dal matrimonio: ritorna all’uomo l’immobile donato all’ex futura sposa

Plausibile la richiesta avanzata dall’uomo e mirata a presentare l’acquisto dell’appartamento compiuto dall’ex fidanzata come una donazione indiretta. Legittimo ipotizzare che l’immobile vada all’uomo, essendo venuta meno la causa unica della donazione.
Cass. civ., sez. I, ord., 25 ottobre 2021, n. 29980

SPESE CONDOMINIALI - Il rendiconto consuntivo come prova delle morosità relative alle annualità precedenti

«Il consuntivo per successivi periodi di gestione che, nel prospetto dei conti individuali per singolo condomino, riporti tutte le somme dovute al condominio, comprensive delle morosità relative alle annualità precedenti, una volta approvato dall’assemblea, può essere impugnato ai sensi dell’art. 1137 c.c., costituendo altrimenti esso stesso idoneo titolo del credito complessivo nei confronti di quel singolo partecipante, pur non costituendo un nuovo fatto costitutivo del credito stesso».
Cass. civ., sez. VI – 2, ord., 12 ottobre 2021, n. 27849

ASSEMBLEA CONDOMINIALE - Condominio: superbonus 110% sì, ma solo con l’unanimità dei condomini se cambia l’aspetto estetico degli edifici

Il Tribunale di Milano ha sospeso l’esecutività delle delibere con le quali l’assemblea di un condominio milanese di dodici palazzine aveva approvato lavori edili per ben 33 milioni e mezzo di euro, in quanto non adottate all’unanimità.
Trib. Milano, sez. XIII, ord., 30 settembre 2021

LICENZIAMENTO - Aggredisce il collega, legittimo il licenziamento

Impossibile la prosecuzione del rapporto col datore di lavoro. Evidente, secondo i Giudici, la gravità della condotta. Per il lavoratore finito nel mirino riconosciuta solo l’indennità risarcitoria, esclusa invece la reintegrazione in fabbrica.
Cass. civ., sez. lav., ord., 28 ottobre 2021, n. 30510

RAPPORTI DI LAVORO - Se previsto dal CCNL, il lavoratore deve rendere la propria prestazione anche nei giorni festivi

La rinunciabilità al riposo nelle festività infrasettimanali non è rimessa né alla volontà esclusiva del datore di lavoro né a quella del lavoratore, bensì al loro accordo. Tuttavia, un tale reciproco consenso può derivare da accordi sindacali stipulati da OO.SS. cui il lavoratore abbia conferito esplicito mandato.
Cass. civ., sez. lav., sent., 25 ottobre 2021, n. 29907

RISARCIMENTO DANNI - Cade dalla bicicletta a causa di una buca sulla strada: condannato il Comune

La caduta in bicicletta a causa di una buca su una strada municipale obbliga il Comune al risarcimento del danno.
Cass. civ., sez. VI – 3, ord., 6 ottobre 2021, n. 27054

RISARCIMENTO DANNI - Vettura contro un albero caduto a causa di un nubifragio: niente risarcimento dal Comune

Respinta la richiesta di ristoro economico presentata dall’automobilista. Esclusa la responsabilità dell’ente locale. Per i Giudici l’evento, ossia la caduta dell’albero, non era prevedibile né evitabile.
Cass. civ., sez. III, ord., 11 ottobre 2021, n. 27527

ESECUZIONE DELLA PENA - Il momento esecutivo delle pene accessorie

L’esecuzione della pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici non decorre in via automatica dal momento del passaggio in giudicato della sentenza che la infligge all’imputato condannato, ma richiede l’iniziativa di impulso del pubblico ministero secondo la previsione generale di cui all’art. 662, comma 1, c.p.p.
Cass. pen., sez. I, 6 ottobre 2021 (dep. 28 ottobre 2021), n. 39004

MISURE CAUTELARI - Quanto deve essere specifico il divieto imposto dal giudice di avvicinarsi alla persona offesa?

«Il giudice che ritenga adeguata e proporzionata la sola misura cautelare dell’obbligo di mantenere una determinata distanza dalla persona offesa (art. 282-ter, comma 1, c.p.p.) può limitarsi ad indicare tale distanza. Nel caso in cui, al contrario, nel rispetto dei predetti principi, disponga, anche cumulativamente, le misure del divieto di avvicinamento ai luoghi da essa abitualmente frequentati e/o di mantenimento della distanza dai medesimi, deve indicarli specificatamente».
Cass. pen., sez. unite, ud. 29 aprile 2021 (dep. 28 ottobre 2021), n. 39005

COMPRAVENDITA - Costruzione difforme dal titolo urbanistico citato nell’atto di acquisto: l’atto resta valido

In presenza nell’atto di compravendita della dichiarazione dell’alienante degli estremi del titolo urbanistico, reale e riferibile all’immobile, il contratto è valido a prescindere dal profilo della conformità o della difformità della costruzione realizzata rispetto al titolo menzionato.
Cass. civ., sez. II, ord., 21 ottobre 2021, n. 29317